Unico caso in Europa, la democrazia unionista non serve i fini della nazione. E il caos trionfa

La crisi dello Stato e della sua autorità è evidente nel Sud. La legalità è finita a Napoli e la camorra domina la città e la investe con i suoi conflitti. E monopolizza la diffusione della droga e la prostituzione, blocca le discariche e invade la provincia con l’immondizia. Giuliano Amato scopre che i comuni non fanno il piano regolatore dei terreni boschivi bruciati, rendendo possibile la loro edificazione. E giunge così ad affidare in ultima istanza ai prefetti il piano catastale, mostrando così il fallimento dei comuni del Sud a garantire la legalità. È così ben pensabile che, dietro i grandi fuochi che hanno investito il Mezzogiorno in agosto, vi sia l’azione delle differenti mafie operanti sul territorio. La magistratura scarcera i sospettati di incendio doloso perché non vengono presi in flagrante. La formalità della legge non riconosce stati di emergenza, è divenuta un potere sullo Stato e non più un potere dello Stato. Così l’ordine pubblico è affidato in ultima analisi alla discrezionalità del giudice, a cui i temi della legalità e della sicurezza pubblica sono estranei. La ‘ndrangheta calabrese ha dimostrato la sua forza a Duisburg. Veltroni ha proposto che gli investimenti superiori ai centomila euro, nel Mezzogiorno, siano gestiti non dai Comuni, ma dalle prefetture. Ciò mostra che in una terra governata dal centrosinistra, la democrazia non serve i fini dello Stato. In Sicilia ricomincia la guerra di mafia ed è finita con la cattura di Bernardo Provenzano la pace mafiosa. Nel Nord l’adozione della porta aperta agli immigrati crea problemi di sicurezza e di legalità perché l’immigrato è tutelato dall’ideologia dominante. Questo crea il degrado della vita urbana e limita il diritto di cittadinanza a favore di quello di accoglienza universale. La crisi della legalità al Nord che paga le tasse diviene la vera causa della protesta fiscale e della questione settentrionale.
La maggioranza di centrodestra aveva affrontato il problema della governabilità con riforme della Costituzione e della magistratura. Aveva cioè tentato di fare della magistratura un potere dello Stato e non un potere contro lo Stato. Invano il sindaco di Firenze chiede, con gesti simbolici, che il governo assuma il compito di rendere possibile il governo della città. Ma con l’attuale prevalenza della magistratura vista come forza legittimante di centrosinistra le domande dei sindaci che vengono dai Ds nel Nord e nel Centro non sarà mai accolta. Unico paese in Europa l’Italia vive a un tempo la crisi della democrazia e quella dello Stato nazione.
bagetbozzo@ragionpolitica.it

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