Urlano “Formigoni libera la sedia”. Ma non tutti. La signora Lucia, ad esempio

Di Fabio Cavallari
18 Ottobre 2012
Dove sta la realtà? Nelle urla di chi vuole abbattere il Palazzo o nel quotidiano di un'anziana donna che in Lombardia vive e si cura? Siamo al dunque: o realtà o barbarie

News, rassegne stampa, lancio di agenzie. Siamo sommersi dalle informazioni. Ma non ci sono più le notizie. Commenti tanti. Opinioni a non finire. Abbondano gli analisti, gli esperti di qualsiasi cosa, i portatori sani del nuovo. Fischiano nelle orecchie i cori da stadio, declinati nell’accezione politica: “Libera la sedia”, gridano al governatore Formigoni. E poi, le accuse di collusione con le organizzazioni del malaffare ed ancora i presunti illeciti, le illazioni, gli sputtanamenti. Parole, parole a non finire. Indignati, arrabbiati, in coda per l’urlo più eccitato davanti ad una telecamera.

Ebbene, io ho deciso di volgere lo sguardo altrove. Non per rifiuto del “sentimento popolare”, bensì perché quanto stiamo ascoltando e vedendo non è lo specchio della realtà. Crediamo forse che il funzionamento della Regione Lombardia sia misurabile con gli strepitii di chi vorrebbe tutti dietro una sbarra, senza sapere neppure bene il perché? No. Non può essere questo il metro di paragone.

Il mio termine di giudizio è una donna di 75 anni. Una persona semplice che non ha pretese di giudizio, non è una fan di questo o quel politico. Vive. Con la semplicità degli umili e la serietà del quotidiano. «Come tutte le persone di una certa età, ho avuto bisogno di assistenza medica. L’ho ricevuta senza spendere un centesimo. Se ho bisogno di fare degli esami, vado in una struttura convenzionata. Le liste di attesa, anche per le diagnosi più complicate, non superano la settimana. Gli esiti sono immediati. Abbiamo la carta dei servizi. Facilitazioni per la terza età, come la Carta Regionale di Trasporto agevolata. Insomma, se dicessi che viviamo penalizzati da una cattiva amministrazione in Lombardia, sarei una bugiarda. Poi, personalmente non mi sta simpatico Formigoni, ma un Presidente di Regione non deve essere divertente ma bravo nel gestire i problemi del territorio. Mio marito era simpatico, infatti l’ho sposato. Formigoni deve essere competente. Punto».

Vede direttore, quelli che vogliono far cadere il Palazzo perché “il tempo è scaduto”, non dovrebbero spiegare a noi i motivi dell’odio giustizialista che anima le loro grida e neppure al Governatore. No. Dovrebbero andarlo a spiegare alla signora Lucia che qui è tutto da buttare, che la sanità non funziona e che è giunto il momento di innalzare il sacro falò dell’indignazione. Parafrasando un vecchio slogan di Rosa Luxemburg del 1915, tanto per chiarire che non è necessario essere ciellini per difendere il modello lombardo, siamo arrivati al punto: o realtà o barbarie.

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2 commenti

  1. stefano

    Che Formigoni è in odore di malaffare si sà ormai da tempo, non riesco a capire la sua difesa dott. Cavallari, una difesa basata su una povera vecchina che dice che infondo va bene così, non le sto ad elencare i fiumi di denaro che sono stati trafugati a questo pezzo d’Italia che lei ben conosce(spero) e tutte le altre nefandezze che stanno venendo fuori(all’insaputa del celeste) Spero che almeno abbia il coraggio di farsi da parte e che non faccia più danni di quelli che ha già fatto al movimento(CL).

  2. Enrico

    Qui tutti si indignano a comando mediatico. Sarà mica come la primavera libica? Eliminato Formigoni arrivano i Fratelli Repubblicani (di Repubblica)

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