
A Varese anche Obama e Sarkozy si scomodano per il Gran Pignolo
Un filmato lampo in cui una svolazzante Tour Eiffel plana nel pieno centro di Varese. È la campagna elettorale a base di provocazioni di Mauro della Porta Raffo, il giornalista e scrittore meglio noto come “il Gran Pignolo”, dal nome di una sua storica rubrica su Il Foglio. Della Porta Raffo e i suoi stanno raccogliendo le firme in questi giorni per la presentazione della lista “La Varese che vorrei” e l’idea è quella di prendere in giro le proverbiali promesse impossibili dei politici.
Come dire: l’ironia come arma contro il sentimento antipolitico dilagante. «La Tour Eiffel a Varese! Ci credete? NO?!? Fate bene», scrive MdPR sul suo sito. «Così come fareste bene a non credere a nessuna delle mille promesse comprese nei programmi elettorali che da ogni dove vi arrivano. Mauro della Porta Raffo e La Varese che vorrei garantiscono il proprio assoluto impegno. Nessuno, seriamente, può promettervi di più!».
La provocazione continua con i volantini elettorali in giro per la città in cui un sorridente Gran Pignolo è “ritratto” mentre stringe la mano a Obama e a Sarkozy. Il commento del volantino recita: «Della Porta Raffo ha chiesto e ottenuto che dal prossimo giugno la statua della libertà sia trasferita a Varese» mentre sotto il volto del presidente francese è scritta la medesima frase ma riferita alla torre Eiffel. Sul sito della lista, oltre alle provocazioni, si trovano anche le declinazioni concrete dell’ “assoluto impegno” promesso dai volantini.
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