
Varese: stop alle coppie di fatto. «Il registro non serve a nulla»
Varese dice no alle coppie di fatto. La proposta, avanzata da Ecologia e libertà, è stata discussa in consiglio comunale la sera di giovedì. Diciotto i voti contrari a fronte degli undici favorevoli. Tra questi ultimi, hanno fatto fronte comune Pd, Sel, grillini contro Pdl e Udc. La Lega Nord, invece, si è divisa. Il capogruppo Giulio Moroni, seguito dal consigliere Ermanno Niada, hanno votato a favore del riconoscimento, mentre Emanuele Monti si è astenuto. I restanti, tra cui il sindaco Attilio Fontana, hanno votato per un secco no. Questa la dichiarazione del primo cittadino: «Esiste già un riconoscimento delle coppie fuori dal matrimonio. Istituire un registro delle coppie di fatto è inutile dal punto di vista dei diritti concreti, mentre credo sia invece un tentativo di togliere valore al contratto matrimoniale, previsto dalla Costituzione, svuotandolo del suo significato».
FAMIGLIE DISCRIMINATE. Ciro Grassia, capogruppo del Pdl a Varese, durante il suo intervento al Consiglio comunale, non manca di sottolineare «la discriminazione operata da parte dello Stato a scapito delle famiglie italiane». Lo fa paragonando, ad esempio, i contributi statali che distinguono una coppia coniugata a una coppia di fatto (1800 euro all’anno a favore della seconda), oppure le detrazioni dal carico fiscale, che avvantaggiano una coppia di fatto di circa 600 euro annui. «Mi sorprende – conclude Grassia – che il Pd voti questa mozione, quando il sindaco di Gubbio Diego Guerrini, dello stesso partito, ha dichiarato che il registro delle unioni civili, da quando è stato istituito nella città di Gubbio, non ha prodotto alcun effetto e ha provveduto ad abolirlo con i voti favorevoli del Pdl».
Articoli correlati
6 commenti
I commenti sono chiusi.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!
Nell’area cattolica c’è chi tenta di far credere, mascherandole con motivazioni di carattere affettivo, che le unioni omosessuali possono essere considerate un progresso sociale e di cultura: una espressione di bene! Nell’omosessualità, come positiva espressione di bene si può considerare l’amicizia, il rispetto e la stima che esiste tra gli esseri dello stesso sesso. Ma aldilà di questa casta omosessualità vissuta in tante unioni di mutuo affetto e solidarietà, che ha valore, l’omosessualità comunemente intesa, quella dell’orgoglio Gay, rimane pur sempre un’anomalia che, nell’intimità del reciproco rapporto di consensuale sodomia, assolve un sentire egoistico, egocentricamente chiuso tra gli esseri; una forzatura dell’equilibrio naturale; un asservimento dell’Ordine a scopo d’insolito piacere. Come spiegare alla legittima e innocente curiosità dei bambini quel ripugnante e sporco atto contro natura, che già gli adulti, nell’immaginarlo, si vergognano? In Luca 9-42 è scritto: “ ma chi scandalizzerà uno di questi piccoli che credono in me, è meglio per lui che gli sia legata al collo una macina d’asino e lo si getti nel mare”.
In nome di un progressismo idiota che in Europa si sta diffondendo a macchia d’olio, non ci rendiamo conto che stiamo andando verso il baratro dei valori civili, dell’etica e della morale. Non sorprende dunque che questo “offuscamento dell’intelligenza” mirato a relativizzare i valori della fede; l’UMILTA’, la CASTITA’ e la POVERTA’, abbia annebbiato anche la mente di molti cattolici. Forse non ci ricordiamo che per testimoniare l’Evangelica Verità, era stato detto: “ma sia il vostro parlare: Si, si; no, no; quello che vi è di più appartiene al male” (Mt 5-37)
Quello –“ che vi è di più” – è lussuria della mente. E’ quel buonismo che sta confondendo il lume dei cattolici; l’astuta seduzione dell’Anticristo per far credere che ciò che è permesso nella civile società non costituisce peccato! Seduzione spinta fino al sovvertimento della Verità stessa: nell’attribuire positivi valori sociali a quelle realtà che, per l’ortodossia cattolica, hanno sempre costituito, e sempre costituiranno, scandalo: eugenetica, aborto, eutanasia, omosessualità ecc., e che ora mira a sovvertire anche la ricchezza civile e religiosa del matrimonio!
Per i cristiani il matrimonio è un Sacramento! Che nell’unione fisica e spirituale dei ministri: l’uomo e la donna, finalizzano il reciproco amore all’apertura alla vita davanti a Dio! I figli sono dunque espressione di continuità e di somiglianza a quella finalità creatrice di Dio cui ha origine il mondo. Nella prole si realizza il misterioso e meraviglioso prolungamento di noi stessi in un altro essere, pur diverso e indipendente, tuttavia somigliante e irripetibile essere nell’infinito universo! Traccia del nostro esistere nell’eternità del tempo. Famiglia: cooperatrice della divina Creazione, cellula viva, fondamentale e insostituibile Istituto civile e religioso della nostra società.
Impossibilitata all’apertura alla vita, l’unione omosessuale, non potrà mai assurgere al ruolo e al valore sociale del matrimonio in quanto è RADICALMENTE IMPARAGONABILE PER FINALITA’ E SOSTANZA. Ci si domanda: in forza a quale diritto si devono attribuire riconoscimenti e privilegi alle unioni omosessuali, quando sono assai poco sostenute le famiglie tradizionali, già impegnate ad assolvere positivi doveri anche a giovamento di tutta la comunità civile?
Pertanto, è ragionevole pensare che ogni iniziativa politica atta a riconoscere pari diritti alle unioni omosessuali come per il matrimonio civile e religioso è da ritenersi, oltre che dannosa, scellerata. E più scellerata ancora è la recente proposta del Sindaco Pisapia, al convegno di Vasto, del “diritto” dei gay di adottare figli! Che, se fosse riconosciuto, comporterebbe anche un imponderabile disagio sociale e danno psicologico degli adottati che ovviamente, i promotori, vogliono ignorare o negare.
C’è uno strano moralismo nei cattolici di sinistra; con Berlusconi avete giustamente fatto sentire la vostra voce per condannare la sua condotta privata moralmente vergognosa ma, in occasione di una ben più scandalosa iniziativa politica, di Bersani, Vendola e Pisapia, atta a stravolgere l’etica civile della Nazione, state in silenzio!
Fai il favore di stare in silenzio tu per primo, pretaccio mancato.
Forse il giornalista non si è dato cura di spiegare come e perché le coppie di fatto siano favorite sia dal punto di vista economico che fiscale (per non parlare delle varie liste comunali) perché ha ritenuto che fosse un dato talmente pacifico e sotto gli occhi di tutti al punto da non doverci tornare sopra. Evidentemente il signor Galvani vive sulla luna, oppure nega ciò che pure lui dovrebbe sapere benissimo sempre che viva in Italia.
Tornando all’articolo noto invece come l’UDC nella sua fame di poltrone sia a livello locale che nazionale oramai voti in modo pedissequo al PD.
Guardi Mappo, che Alessandro Galvani è il medesimo soggetto che, in evidente malafede, cercava di far credere ai lettori di questo sito che la catena americana di ristoranti “Chicken fil a” aveva messo in vendita un tipo di panino dal nome “God hates Fags”, che tradotto in italiano significa “Dio odia i Froci”. Tale notizia, il suddetto mentitore l’aveva reperita da un sito dall’eloquente nome “Milk the Bull” che significa “mungi il toro” e che esplicitamente si occupa di inventare notizie occasionalmente verosimili per far quattro risate con gli amici.
Dunque, siccome di fronte a certa gente grossolanamente in malafede, anche un abile comunicatore può far ben poco per evitare di essere frainteso (le basti pensare a come vengono strumentalizzate ogni volta le sempre miti e rispettose parole del Santo Padre!), io eviterei di addossare responsabilità al redattore dell’articolo.
Se il sedicente pedagogo in trasferta statunitense Alessandro Galvani è un esperto di sgravi fiscali come lo è di panini al pollo omofobi c’è da credergli a occhi chiusi!