Vendetta e «crocifissioni» non sono la risposta a Isis. Ma «la Giordania non vuole finire come la Siria»

Di Leone Grotti
06 Febbraio 2015
Dopo la barbara uccisione del pilota giordano Muadh al-Kassasbe, tutto il Paese si è stretto attorno alla sua famiglia. Intervista al sacerdote di Amman, padre Hanna Kildani

«Tutti i giordani, cristiani e musulmani, gente della città e beduini, abitanti del nord e del sud, si sono stretti come una sola famiglia attorno ai parenti di Muadh, al re e al governo. Muadh è figlio di tutti i giordani». Padre Hanna Kildani, sacerdote giordano che vive ad Amman, racconta a tempi.it come il paese sta reagendo dopo che lo Stato islamico ha ucciso, bruciandolo vivo, il pilota giordano Muadh al-Kassasbe, catturato in Siria il 24 dicembre.

«CAMPANE A MORTO». «Migliaia di giordani, compreso il re, si sono recati nel villaggio di Aya, dove vive la famiglia del ragazzo, per presentare le condoglianze con rispetto e silenzio», continua il sacerdote. «L’altro ieri tutte le chiese della Giordania hanno suonato le campane a morto verso le sei e abbiamo celebrato una Messa di requiem per questo ragazzo. Anche i musulmani hanno pregato in modo speciale per lui a mezzogiorno».

ESECUZIONI E RAID. La reazione di re Abdullah è stata durissima. Dopo aver ordinato l’esecuzione di due terroristi legati ad Al-Qaeda, Sajida al-Rishawi e Ziad al-Karbouly, ha comandato all’aviazione di bombardare le postazioni dell’Isis in Iraq e forse anche in Siria. Secondo notizie non confermate, 55 persone sarebbero morte a Mosul nei raid.

AL-AZHAR: VENDETTA. Tutto il mondo arabo è insorto contro la barbara uccisione del pilota giordano. In particolare, è stato durissima la condanna espressa dall’imam della moschea universitaria egiziana di Al-Azhar, massima autorità del mondo islamico sunnita: «Sua eminenza il grande imam di Al-Azhar Ahmed al-Tayeb ha duramente condannato il vile atto terroristico commesso dal gruppo terrorista satanico» e «ha assicurato che l’islam proibisce» di smembrare esseri umani, anche «in periodo di guerra», si legge in un comunicato. Per questo ha affermato che la «punizione stabilita dal Corano nei confronti di tali aggressori che fanno guerra a Dio e al suo messaggero e lottano per la corruzione sulla terra» è «l’uccisione, la crocifissione o l’amputazione di mani e piedi di entrambe le parti del corpo».

«ERRORE FONDAMENTALE». L’imam non ha emesso una “fatwa”, cioè un parere con valore giuridico, ma ha semplicemente rilasciato un “avviso”. Questo non cambia i toni di vendetta durissimi e il richiamo al principio “occhio per occhio, dente per dente”. Questa reazione, ha sottolineato ieri lo scrittore e docente musulmano Khaled Fouad Allam su Avvenire, «si pone verbalmente in modo simmetrico alla violenza perpetrata dall’Is». Rispondere alla violenza con la violenza, secondo Fouad Allam, «è un errore fondamentale perché, provenendo da un’autorità religiosa, si sarebbe dovuto adottare tutt’altro tipo di discorso (…): aprire il discorso non sulla logica della punizione o della vendetta, bensì su idee che possano liberare l’uomo dalla sua malvagità. (…) Idee contro idee: è così che l’umanità potrà fare progressi».

«NON VOGLIAMO FINIRE COME LA SIRIA». Anche per padre Hanna non c’è dubbio che «la soluzione politica e intellettuale sia quella migliore». Per capire perché i giordani vogliono una risposta forte e decisa, però, bisogna considerare la situazione di Amman: «Qui in Giordania vige l’ordine e la legge. Cristiani e musulmani convivono in pace. L’islam qui in Giordania non è quello [dell’Isis]. Noi abbiamo passato una primavera dolce, ma guardate cos’è successo in Iraq, Siria e Libia dove i terroristi e gli islamisti hanno preso il sopravvento fomentando la cosiddetta “Primavera araba”, che l’Occidente ha appoggiato. L’Occidente ha creato tanti guai in questa regione, quindi siamo prudenti. Non vogliamo che il nostro Paese finisca come la Siria o l’Iraq».

@LeoneGrotti

Articoli correlati

15 commenti

  1. Menelik

    Ho visto un paio di minuti fa il video diffuso dai daesh del pilota giordano bruciato vivo.
    Il re di Giordania è uno che ha i cosidetti.
    Non si è fatto intimorire.
    Non si è prestato al gioco sporco dei terroristi.
    Condivido tutto quello che ha fatto finora:
    l’ordine di esecuzione dei due terroristi nelle sue mani,
    l’ordine di riprendere i raid nelle roccaforti dei terroristi,
    la visita di solidarietà alla famiglia del pilota trucidato,
    l’omaggio dei piloti della squadriglia giordana di ritorno dalla MISSIONE UMANITARIA a Mosul.
    Speriamo che anche il Giappone faccia presto ad unirsi alla coalizione delle nazioni CIVILI contro una autoproclamatasi PSEUDONAZIONE CRIMINALE DI SCHIAVISTI ED ASSASSINI.
    Do ragione all’imam egiziano NON per quel che riguarda il trattamento delle crocifissioni e le amputazioni, ma concordo con l’affermazione che ha fatto, ossia che quello E’ SATANISMO, non Islam.

  2. Hocault

    I nostri alleati-e-non-nemici hanno creato l’ISIS creando destabilizzazione. morte e distruzione per accontentare Israele e contrastare Russia e Cina.
    I nostri alleati-e-non-nemici hanno dichiarato guerra alla Russia, nostra amica, tramite il governo nazista che hanno installato in Ucraina. e mandano i loro mercenari sul terreno
    I nostri alleati-e-non nemici stanno trascinando l’Europa in guerra e nella miseria.
    I nostri alleati-e-non-amici, sentendosi vicini alla fine dell’Impero del Caos, vogliono emulare Sansone e trascinare il mondo nella loro rovina.
    Finchè gli europei non si rendono conto di questo e non danno origine ad una alleanza con i BRICS i nostri alleati-e-non-nemici potranno agire impuniti.

    1. Menelik

      PIANTALA, SCIALACOTTO, CHE QUA NON TI RIFILA NESSUNO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

      1. Raider

        Menelik, ti ringrazio di cuore per avere bollato in modo così efficace il più belluinamente fanatico della squadra di complottisti paranoici che vengono qui: Scialacotto mi sembra proprio ben trovato!
        Ancora grazie a te, Menelik!

    2. Brancal_eone

      @Hocault

      “I nostri alleati-e-non-nemici hanno dichiarato guerra alla Russia, nostra amica, tramite il governo nazista che hanno installato in Ucraina. e mandano i loro mercenari sul terreno
      I nostri alleati-e-non nemici stanno trascinando l’Europa in guerra e nella miseria”

      Tra i vari fronti aperti dall’Impero del Caos quello più pericoloso credo proprio che sia quello Ucraino in cui una banda di nazisti installata ed armata da Washington e sul cui campo combattono contractors anglo-americani (tutto provato da video che girano in rete) sta provocando la Russia.
      Copio-incollo al riguardo un articolo di Giulietto Chiesa di due giorni fa . Solo una nota : se a qualcuno non gli sta simpatico Giulietto Chiesa vada pure in cerca di altri autori, ma la notizia che gli USA vogliono la guerra dell’Europa con la Russia non cambia :

      L’America va in guerra contro la Russia (con i suoi soldi e le pelli degli europei)
      Ucraina: vincere contro “l’aggressione” della Russia. Nessun accenno a nessun negoziato. O la va o la spacca. Con una chiara predilezione per “la spacca”.
      Giulietto Chiesa
      mercoledì 4 febbraio 2015 17:27
      I segnali si moltiplicano. Ecco dato alle stampe il rapporto Brookings, firmato da Steve Pifer (ambasciatore), Strobe Talbott (attuale presidente della Brookings Institution), Ivo Daalder (ambasciatore) , Michele Flournoy (ex segretario alla Difesa), John Herbst (ambasciatore), Jan Lodal (ex primo vice segretario alla Difesa), l’Ammiraglio James Stavridis, il generale Charles Wald.

      Il titolo dice già quasi tutto: “Conservare l’indipendenza dell’Ucraina, Resistere all’aggressione russa: cosa devono fare gli Stati Uniti e la NATO”. Ricette:

      1) “La casa Bianca e il Congresso devono impegnare cospicui finanziamenti per accrescere le capacità difensive dell’Ucraina, fornendo specificamente un miliardo di $ in assistenza militare quest’anno, seguito da un altro miliardo in ciascuno dei due anni fiscali seguenti

      2) Il Governo degli USA deve cambiare la sua politica e cominciare a fornire assistenza letale alle forze armate ucraine.

      3) Il Governo degli USA deve contattare gli altri paesi della NATO affinché anch’essi forniscano assistenza militare all’Ucraina”.

      Pare che il presidente Obama sia stato fortemente impressionato dai consigli ricevuti e abbia già dichiarato che li farà propri. I dettagli sono precisi e chiari. L’Ucraina dev’essere messa in condizione di vincere contro “l’aggressione” della Russia. Nessun accenno a nessun negoziato. O la va o la spacca. Con una chiara predilezione per “la spacca”.

      Interviene sul tema il noto editorialista della Repubblica, Timothy Garton Ash, il quale titola in questo modo il suo ultimo commento (versione inglese; chissà come lo titolerà l’organo principale del partito della guerra in Italia): “Putin dev’essere fermato. Talvolta soltanto i fucili possono fermare i fucili”. E la mosca cocchiera Timothy esordisce così: “Vladimir Putin è lo Slobodan Milosevic dell’ex URSS: altrettanto cattivo, ma più grosso”. Ergo: fatelo fuori come avete fatto con Slobodan.

      La NATO annuncia che “in risposta alle attività russe in Ucraina” piazzerà unità militari in sei paesi della NATO nelle immediate vicinanze dei confini russi: in Estonia, Lituania, Lettonia, Polonia, Bulgaria e Romania. Si tratterà di “diverse migliaia” di soldati e ufficiali, provenienti da Norvegia, Germania e Olanda (per ora). La NATO annuncia anche l’installazione di sei comandi militari speciali nei sei paesi interessati. E esprime la sua intenzione di aprire un centro di addestramento in Georgia entro il 2015.

      Nel frattempo diverse fonti americane ed europee annunciano l’apparizione, in Rete, di tre nuovi siti, annuncianti la nascita di non ben precisati “movimenti di liberazione” dei russi di Estonia, Lettonia, Lituania.

      Naturalmente il Cremlino viene immediatamente indicato come il creatore di questi movimenti, il cui scopo sarebbe quello di creare il terreno per un intervento russo a difesa delle popolazioni russe del Baltico “in rivolta”.

      Naturalmente, poiché nessuno ha mai visto, né tanto meno avuto sentore, dell’esistenza di questi “movimenti di liberazione”, viene un immediato sospetto che si tratti di una, anzi di tre, invenzioni messe in piedi dai servizi segreti occidentali. In preparazione di una o più false flag operations che permetteranno ai media occidentali di accusare la Russia di avere fomentato incidenti alle frontiere o all’interno di qualcuno di questi stati.

      Del resto appare sempre più evidente che Tallinn, Riga e Vilnius debbono poter esibire, di fronte agli alleati della NATO, le prove di qualche “minaccia russa” che le riguardi. Se queste minacce non ci sono state, e non ci sono, urge che vengano create al più presto.

      Ieri il Corriere della Sera già esordiva, con il suo corrispondente da Bruxelles, Luigi Offeddu, dando completo credito all’inizio della operazione che, d’ora in poi suggeriamo di titolare: “apertura del Fronte Nord contro la Russia”.

      1. Raider

        Il “doppio” di Scialacotto e Inshallato è autistico, per restare alle patologie cliniche da omologare. Da paranoici, fanno finta di essere su qualche altro blog, uno dei blog in cui si incontrano, si conoscono, si dividono il lavoro e procedono, ora divisi per colpire uniti, ora colpiti per essere divisi ovvero scissi mentalmente.
        Continuo a non capire perché la Redazione non ne rimuova i copincollage, che delegittimano il blog accusando implicitamente o apertamente “Tempi.it” di pubblicare notizie infondate e peggio: e questo, detto da gentaglia
        – che non ha nulla da mistificare sulla fuga degli Ebrei dall’Europa invasa dagli islamici che la pensano proprio come questi servi dell’islamismo armato e migratorio;
        – senza trovare nulla da copincollare sulla fuga dei cristiani neppure da Gaza e Cisgiordania;
        – e anzi, per mistificare ancora più apertamente, dano spazio agli Ebri anti-sionisti, laddove
        gli islamici per la pace con Israele non trovano spazio nelle notizie da riporto, così come non ne trovano in nessuna parte dell’Islamistan, se no, gli islamici – al cui servizio si sono posti i complottisti – li massacrerebbero;
        – e mentre continuano a invitare i cristiani a fare “qualcosa di cristiano” scatenando la guerra che i jihadisti già combattono per loro, ma che i complottisti, falsi come sono allo stedso titolo degli islamici che servono, mistificano combattere l’Occidente per conto dello stesso Occidente.
        Infine, nessun commento sulla reazione giordana. A riprova che dalla casa madre della produzione di bufale complottiste non hanno ancora deciso se Abdullah, amico dell’Occidente,
        A) ha fatto bene;
        B) ha fatto male;
        C) ha fatto finta;
        D) ha fatto finta, ma ha fatto bene
        E) ha fatto finta, ma ha fatto male.
        In attesa di sapere quale bufala devono riportare qui, bufaleggiano su cose che non c’entrano niente: e invece che della Giordania e della Siria, si intrattengono in divagazioni tipicamente paranoiche tanto per tener su l’indice di delirio personale e geo-politico.

  3. Menelik

    E’ l’isis l’origine di tutte queste tensioni, e ne genererà sempre di più.
    L’isis VA ESTIRPATO senza indugi.
    Con una coalizione internazionale a cui aderiranno tutti gli eserciti mediorientali che si sentono minacciati dall’isis, in primis i Giordani e i Curdi (e chiaramente, gli Irakeni, era implicito, visto che sono sul loro territorio).
    Va estirpato l’isis mettendo in campo eserciti e mezzi.
    Per estirpare intendo dire fare la stessa cosa che è stata fata contro i nazisti nel 40-45, nuova Norimberga compresa.
    E subito dopo, una grande conferenza di pace tra TUTTE le nazioni mediorientali che non lasci, stavolta, popoli senza identità né terra, etnie frammentate su più stati, come sono stati i Curdi finora.
    Prima, SBARAZZARSI DELL’ISIS, poi SEDERSI AL TAVOLO DEGLI ACCORDI E NON ALZARSI PRIMA DI AVER RIFORMATO LA GEOGRAFIA POLITICA MEDIORIENTALE IN MODO CHE TUTTI I POPOLI ABBIANO UNA NAZIONE IN CUI IDENTIFICARSI ED UNA TERRA PER POTER VIVERE E LAVORARE.
    Ogni altra considerazione lascia il tempo che trova.

    1. Filippo81

      Mi sembrano ottime proposte, Menelik, speriamo che almeno una parte di esse possa essere un domani realizzata

  4. Giannino Stoppani

    Si capisce come mai la sinistra edonista maanche ecologista maanche complottista maanche manettara italiota ostenti tanta ammirazione per l’islam: una religione che non solo incita a far fuori i cristiani, ma approva pure moralmente la legge del taglione non può non esser vista con benevolenza e simpatia da chi ha fatto dell’odio di classe la ragione della propria materialistica esistenza.

    1. maria

      hai ragione giannino. la sinistra, pur riempiendosi la bocca ipocritamente di poveri e povertà, nel suo profondo non ama nessuno ma odia tutti quelli che hanno successo e sono liberi. sarebbe bello leggere i pensieri VERI E PROFONDI delle cosiddette icone della sinistra, SERRA, LERNER, ATTORI E CANTANTI per conoscere il loro CUORE DI TENEBRA.

      1. tiglat

        Il dramma, di cui ho avuto comferma ieri sera, è che esistono pure cattolici di estrema destra che stanno rivalutando, in funzione filo palestinesi, l antisemitismo puro. Bisogna agire su due fronti perché si prenda coscienza del problema islam e quale sia la giusta posizione del cristiano di fronte a questi eventi. E davvero mi rattrista, perché chi ha quelle posizioni per il resto sono persone benintenzionate.

        1. Alberto

          Caro Tiglat,
          sono un cattolico osservante di estrema destra e ho più di sessantanni. Le posso garantire che le cose sono cambiate, l’antisemitismo non è più di moda, ci giocano pericolosamente quattro svitati di teste rasate, ma la vera destra ha ora altri obiettivici sono altri estremismi da combattere tipo quello LGBT e la difesa contro l’Islam radicale.

          1. tiglat

            Non purtroppo tra le persone con cui ero a cena ieri sera. Non tutti, fortunatamente.

          2. Filippo81

            Sono d’accordo Alberto, anche io sono Cattolico e appartengo alla Destra Identitaria. Sono assolutamente contrario ad ogni forma di antisemitismo.L’antisemitismo è invece ,purtroppo. cosa naturale nel fondamentalismo islamico, ed è molto diffuso a sinistra.

      2. mario

        Io inviterei tutti quei stati islamici, moderati affinché diano prova ad altri. Come Stati Uniti, e Europei, ad unirsi per distruggere, queste bestie. Isis.Senza offendere gli animali.Perche, siamo tutti in pericolo.Ricordiamoci che questi fanatici, sul tipo di Hitler. Vogliono impadronirsi del mondo intero, es instaurare il califfo.

I commenti sono chiusi.