
«Vendola, a Brinidisi l’Asl fa macelleria sociale». Parla il sindaco Consales
Nichi Vendola voleva fare della sanità il fiore all’occhiello della sua gestione della Regione Puglia. ma da mesi, proprio il comparto sanitario è la spina nel fianco del governatore. Prima le proteste per le liste d’attesa infinite negli ospedali pugliesi, poi quelle dei medici di famiglia, poi l’allarme di numerosi ospedali e Asl per le carenze di personali. Persino la recente notizia, positiva per Vendola, che nel 2012 il deficit della Sanità è diminuito a 41 milioni di euro (anziché i 51 milioni di rosso previsti) è stata rovinata dalla bocciatura arrivata da Roma, dal Commissario nazionale per la spesa pubblica, Mario Canzio che ha bollato come “incoerenti” alle politiche di tagli necessarie alla Puglia, la scelta delle Asl della Regione di internalizzare il personale dei servizi (così Vendola si trova anche lo spinoso problema di 5 mila occupati, tra portantini e addetti alle pulizie, a rischio). Ora l’ultima novità arriva per bocca degli stessi alleati nella giunta Vendola, i compagni del Pd locale. A farsi portavoce di un malcontento diffuso in regione, è il sindaco di Brindisi, Domenico Consales, che dice a tempi.it: «A Brindisi la Asl sta facendo scelte di macelleria sociale, indifendibili anche per chi rappresenta un partito che è forza di governo».
Cioè?
Ho riscontrato questo problema nella gestione della sanità brindisina, dove molti servizi sanitari sono stati ridotti al lumicino, soprattutto nei più importanti reparti ospedalieri. Ciò si somma ad una incredibile riduzione del personale, che rende difficile la gestione delle emergenze. Il pronto soccorso dell’ospedale regionale Perrino di Brindisi, dove oggi confluiscono i pazienti da tutta la provincia, dopo la chiusura dei presidi sanitari distaccati e per carenza di personale, non si riesce ad affrontare le emergenze. Penso con terrore a ciò che avverrà d’estate, quando in zona arriveranno migliaia di turisti.
Ha chiesto un confronto con Vendola? È un suo alleato, il suo partito lo sostiene al governo, dovrebbe essere ben disposto.
Noi abbiamo chiesto alla Regione Puglia, e l’ha fatto anche il mio partito, il Pd, di avere un confronto serrato sui fatti concreti e le scelte messe in atto dall’Asl di Brindisi. È evidente che c’è una necessità di tagliare i costi, ma non si può nemmeno tagliare un servizio minimo e importante riducendolo in questo modo.
E Vendola come ha risposto?
L’ho chiesto ieri sera, non ho ancora risposta. Sono stato eletto a maggio, e da allora ho esaminato tutti i documenti relativi alla situazione della nostra sanità, per il mio territorio. Di fronte alle risorse ridotte al lumicino, spesso dalla direzione generale dell’Asl di Brindisi ci viene spiegato che è necessario fare tagli. A questo punto, chiediamo che anche la Regione Puglia si assuma le sue responsabilità e ci dia delle risposte chiare.
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