Venezuela senza pane né acqua

Ricco di petrolio, ma rovinato dalla decennale tirannia di Maduro, il paese è sul lastrico. Intervista all’arcivescovo di Caracas Baltazar Enrique Porras Cardozo

«Solo quando perdi la libertà, capisci davvero quanto è importante per la vita». Al cardinale Baltazar Enrique Porras Cardozo bastano poche, semplici parole per descrivere a Tempi l’abisso in cui il dittatore Nicolas Maduro, al potere da dieci anni, ha sprofondato il Venezuela. Il paese che vanta le più ingenti riserve petrolifere del mondo è attanagliato da una crisi economica che non sembra avere fine. Il Pil non cresce dal 2014, quest’anno l’inflazione potrebbe superare il 200 per cento e il salario minimo mensile, pari a sei dollari, basta a malapena per comprare un pacco di carta igienica. Il crollo dei ricavi da petrolio, dovuto alle sanzioni internazionali ma soprattutto alla corruzione e all’inefficienza del regime, provoca continui black-out e perfino l’acqua potabile scarseggia.

Il tasso di denutrizione della popolazione, secondo dati Onu, è passato dal 2,5 per cento del 2010 al 27,4 per cento del 2020. Le libertà civili sono st...

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