«Venturino è un pezzo di m.». Osa criticare Grillo e il M5S. Espulso e insultato

Di Redazione
09 Maggio 2013
Grillo: «Il deputato siciliano Venturino che si tiene i soldi è un pezzo di merda». E dopo la fatwa parte la derisione e gli attacchi sul web. È questa la democrazia cinque stelle

«Il deputato siciliano Venturino che si tiene i soldi è un pezzo di merda», lo avrebbe detto Beppe Grillo (secondo quanto riportato su Facebook da Daniele Martinelli) oggi a Montecitorio durante la riunione con i parlamentari Cinque Stelle.

Chi è Venturino e di che cosa è colpevole?
Antonio Venturino è un deputato regionale siciliano, vicepresidente dell’Ars, che ieri in un’intervista a Repubblica e al sito dell’Espresso ha criticato l’operato del M5S, lamentando una mancanza di strategia che ha impedito di dialogare con il Pd in funzione antiberlusconiana e una sostanziale incapacità di mettere in campo una strategia politica. Insomma, ha detto che il partito è fermo su posizioni di protesta, incapace di dialogare con chiunque.
«Sono stati fatti troppi errori – ha detto -, in nome di una giusta avversione agli inciuci. Noi non siamo stati eletti per difenderci, giorno dopo giorno, dagli attacchi sul web che riguardano le indennità e i rimborsi spese. Siamo stati eletti per fare politica, anche mediazioni se è il caso».
«Siamo entrati in un meccanismo – aveva spiegato nell’intervista – per il quale dobbiamo difenderci e giustificare i rimborsi spese pur rinunciando ogni mese, come nel mio caso, al 55 per cento dello stipendio. Io ritengo che, con uno stipendio di 2.500 euro al mese, sia inibito lo svolgimento della funzione parlamentare» Quella di Venturino sui rimborsi è una posizione che anche molti deputati e senatori grillini condividono. Sapete cosa ha detto oggi Grillo ai parlamentari? Che saranno pubblicati «nomi e cognomi di chi vuole tenersi i soldi». Insomma, una gogna. Che poi ha ritrattato, quando è uscita una nota dell’ufficio stampa del movimento che parla di fraintendimento.

Come si vede, invece, le parole pronunciate da Venturino erano pacate e normali opinioni politiche. Ma a Grillo e al M5S la cosa non è andata giù. Il partito e il suo leader hanno derubricato le critiche a lamentele economiche, espellendolo dal movimento perché non ha restituito parte degli emolumenti. Poi sul web si è scatenata la solita cagnara contro Venturino con attacchi personali che ormai sono – Grillo docet – una costante del modo “democratico” di intendere il dibattito politico da parte dei grillini.

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