VIETATO RAGIONARE

Di Fabio Cavallari
28 Ottobre 2004
Al segretario del Prc pare assurdo che suddetta consultazione avvenga con un solo partecipante. Da più parti si sollevano dubbi e diffidenze, sino all’ufficiale richiesta di Fassino di ritirare la candidatura. La ragionevolezza è rivoluzionaria e come tale infastidisce

La ragionevolezza è rivoluzionaria e come tale infastidisce. Questo concetto non ha la pretesa di divenire una nuova linea di pensiero e neppure di tracciare le coordinate di un inedito procedimento filosofico. La realtà però ci consente di dire che tale affermazione è più che mai veritiera. Veniamo al dunque. Il centrosinistra invoca le primarie. Bertinotti annuncia di parteciparvi quale candidato sfidante. Al segretario del Prc pare assurdo che suddetta consultazione avvenga con un solo partecipante. Da più parti si sollevano dubbi e diffidenze, sino all’ufficiale richiesta di Fassino di ritirare la candidatura. Ora, come si potrebbe considerare il pensiero di Bertinotti se non una sana e ragionevole presa di posizione? Notizia di questi giorni. Sempre il solito subcomandante Fausto invita la sinistra Ds a confluire in una possibile “casa della sinistra alternativa”. Tale proposta nasce dalla considerazione oggettiva che vede il “correntone” appoggiare sempre più spesso le posizioni del Prc, sino a votare in Parlamento accanto ai deputati neocomunisti. Anche questa sembra un’esternazione ispirata ad una coerente ragionevolezza, eppure ancora una volta qualcosa sembra turbare gli animi dei politici di casa nostra. In ambito molto più provinciale e ristretto succede più o meno la stessa cosa. Redazione (collettivo luinese) chiede le dimissioni di un senatore (di An) perché mentre in Senato vota per la razionalizzazione del sistema sanitario, nel suo collegio, per chiari fini elettorali e propagandistici, rinnega tale logica e si schiera contro la Regione Lombardia che dalle parole si apprestava a passare ai fatti. La posizione di Redazione appare guidata da una limpida ragionevolezza eppure tutto l’arco costituzionale indigeno accusa il collettivo di settarismo estremista. Sempre Redazione chiede alle forze sociali del loco di organizzare un’assemblea pubblica sulla crisi del settore industriale, riceve risposte ambigue, burocratiche e strumentali. Le rileva pubblicamente e viene accusata di collusione con il nemico. Cari amici e compagni, non ci sono dubbi: la ragionevolezza è rivoluzionaria.

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