Da quando c’è Virginia Raggi, Roma funziona come un orologio (rotto)

Di Redazione
20 Settembre 2016
Sarà colpa dei poteri forti? Delle scie chimiche? Piove? Sta di fatto che la giunta grillina blocca tutto e la città è ferma
Virginia Raggi, candidata sindaca del M5S per la citt‡ di Roma, durante una conferenza stampa con gli aspiranti primi cittadini pentastellati delle principali citt‡ italiane, 19 maggio 2016 a Roma. ANSA/ MASSIMO PERCOSSI

Basterebbe il titolo per rendere l’idea: “Dal debito alle buche ecco la paralisi di Roma. Metà delle delibere dedicate alle poltrone”. Così oggi su Repubblica Giovanna Vitale tira un primo bilancio dell’esperienza del M5S a Roma. E il risultato è uno solo: paralisi. Lo dicono i numeri: «Dal 7 luglio, debutto della giunta Raggi, l’esecutivo si è riunito una quindicina di volte: 34 le delibere approvate, metà delle quali nomine di collaboratori esterni. Ancor più magro il bottino dell’assemblea capitolina, ferma dal primo settembre: appena dodici sedute e undici delibere licenziate in aula».

LEMME LEMME. Sarà colpa dei poteri forti? Delle scie chimiche? Piove a Roma? Intanto rimangono sulla scrivania del sindaco alcuni post-it con le cose ancora da fare. Dopo la raffica delle dimissioni di tre settimane fa, ancora non sono stati nominati il nuovo capo di gabinetto, l’assessore al Bilancio e il dg di Ama, azienda dei rifiuti. Tre cariche di poca importanza, insomma.
«Risultato? Dirigenti e funzionari — 500 dei quali con contratto scaduto il 31 luglio e da allora in attesa del bando interno per essere ricollocati — non sanno con chi parlare. A chi sottoporre le questioni più urgenti. Faticano persino a capire chi prende le decisioni. E mentre la sindaca è impegnata nell’estenuante braccio di ferro con il M5s, le pratiche inevase si accumulano sulle scrivanie». Pratiche che riguardano la cura delle strade, i mezzi pubblici, debito, migranti.

LA CASTA. Sarà per questo che Beppe Grillo è andato a Torino ad applaudire Chiara Appendino e a Roma non si fa più vedere? Ma non è che Raggi sia rimasta imbabolata. S’è data da fare: ha chiesto ad alcuni magistrati e ad alcuni esponenti delle forze dell’ordine di darle una mano e di venire a ricoprire quelle cariche. Ma la risposta è stata simile a quelle che si sentiva urlare durante i Vaffa Day. Dopo aver passato il tempo a denigrare la casta, ora i grillini romani dicono: «Molti hanno detto no, anche perché a fare l’assessore non ti arricchisci».

Foto Ansa

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6 commenti

  1. Roberto

    Si ringrazia quelli del centro dx-sinistra che hanno votato per lei, tanto peggio tanto meglio.
    Tafazziano.

    1. Menelik

      Ringraziate piuttosto Beruscao, che è andato via di testa ed ha appoggiato i candidati più improbabili neanche li avesse cercati col lumicino, quando tutti i sondaggi davano la Meloni al 20%.
      Con i voti dei Berluscones la Meloni arrivava al 30, e dava filo da torcere sia alla Raggi che al sor Giacchetta.
      Comunque non tutto il male viene per nuocere: adesso finalmente si potranno rendere conto di cosa significa i 5 stelle al governo.
      Secondo me è assai probabile che alle prossime elezioni il movimento si sgonfia.

  2. Pierfrancesco De Marco

    Chiedo scusa, ma abitando a Roma posso garantire che funzionava male già prima della Raggi. Questo per dovere di informazione, anche perchè non sono tra quelli che la hanno votata.

    1. Stefano

      Buongiorno, sono di Mantova, ma vivo a Saragozza (Spagna) per lavoro, e in tutti e due i posti si sapeva già che Roma non funzionava bene prima della Raggi. Anzi, che funzionava male. Partendo da questo presupposto, qua si dice che se tanto mi da tanto, nemmeno con la Raggi si migliorerà (e non che Roma ha iniziato ad avere problemi con lei).

      1. lucillo

        Embè? Nell’articolo si parla nel presente e i dati sono impietosi, anche a fronte delle aspettative, altissime, proprio perché a Roma le cose non funzionavano, bella scoperta, e si sperava in una botta di vita.

    2. mamifacciailpiacere

      Assolutamente d’accordo. Sono 50 anni che ci sono le buche a Roma…. non è il caso di dare la colpa a chi non era nato. I comunisti che governano Roma da 50 anni vadano a Capalbio a prendere l’aria di mare.

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