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La preghiera del mattino

Il voto sancisce la crisi della tecno-burocrazia di Bruxelles

Di Lodovico Festa
10 Giugno 2024
Lo spostamento a destra dell’elettorato europeo, la “resistenza” degli sconfitti, il problema del centrodestra nelle città, la differenza tra il grande De Gaulle e l’ominicchio Macron. Rassegna ragionata dal web
L’esultanza di Giorgia Meloni su Instagram per i risultati delle elezioni europee che confermano Fratelli d’Italia primo partito
L’esultanza di Giorgia Meloni su Instagram per i risultati delle elezioni europee che confermano Fratelli d’Italia primo partito (foto Ansa)

Su Strisciarossa Paolo Soldini scrive: «Se lo scivolamento a destra è il dato politico più evidente del voto per il rinnovo del Parlamento europeo, almeno secondo le proiezioni e i dati parziali disponibili in nottata, va rilevato, però, che lo spostamento così evidente dell’orientamento dei cittadini europei, che c’è e sta già provocando sconquassi come s’è visto in Francia, non nasconde una circostanza che merita invece di essere sottolineata positivamente: la secca sconfessione all’illusione delle destre, in primo luogo quella italiana, di poter rovesciare i rapporti di forza nelle istituzioni di Bruxelles con il grande ribaltone che Giorgia Meloni e i suoi sono andati inseguendo, preannunciandolo pubblicamente in modo quasi ossessivo, fin dal giorno dell’insediamento del governo di destra a Roma. I dati disponibili al momento sulla composizione della nuova assemblea dicono che un avanzamento dei popolari, che dovrebbero portare a Strasburgo 189 deputati (13 in più di quelli che ave...

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