
W l’ex Pci?
Si legge sul Corriere della Sera del 24 aprile 2002, Michele Santoro che accusa la sinistra «incapace di scrollarsi dalla propria tradizione comunista, che ha decretato il suo principale fallimento, proprio sul terreno della cultura e della informazione». Ma lo stesso Santoro, Bertinotti, Moretti e Cofferati non sono stati e non sono forse ancora comunisti? Ma no, c’è stata una mutazione genetica. La “nuova specie” ha caratteristiche molto diverse. Non vive più nelle fabbriche, ma nei salotti “bene” delle nuove matrone annoiate. Non vende più L’Unità fuori dalle fabbriche, ma partecipa ai Talk show televisivi aperti solo ai no-global e ai no-cattolici. Non accetta più le “istituzioni democratiche”, ma le contesta se il governo votato è diverso da quello previsto. Non difende più l’autodeterminazione dei cittadini nella scelta della scuola (v. Gramsci), ma piuttosto lo Stato (i privilegi delle corporazioni sindacali dei pensionati, gli abusi di giudici, le inefficienze e le arbitrarietà di burocrati). Non costruisce più cooperative, leghe, strumenti di solidarietà per i lavoratori, ma dibatte con gli “esuli” di Parigi (peccato che la realtà “sbagli” a votare Le Pen) …Peggio per noi: ci lamentavamo dei comunisti e del sanguigno Peppone e ci toccano i film da “depressi” di Moretti. Ma allora: altro che “Oh Bella Ciao”, nostalgia di Bandiera rossa.
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