Le ragioni intime della “società aperta” nel pensiero di un grande intellettuale che seppe coniugare cristianesimo e liberalismo. Intervista al professor Flavio Felice
«L’augurio che la dottrina del nuovo liberalismo esposta tanto sapientemente e tenacemente da Wilhelm Röpke informi non solo la politica monetaria ma tutta la politica economica italiana è il più bell’omaggio che nel mio paese si possa rendere all’insigne pensatore la cui opera onora la scienza economica contemporanea». «Wilhelm Röpke è un grande testimone della verità, i miei sforzi verso il conseguimento di una società libera sono appena sufficienti per esprimergli la mia gratitudine, per avere egli radicalmente influenzato la mia concezione e la mia condotta». Il primo a parlare è Luigi Einaudi, grande economista nonché primo Presidente della Repubblica eletto dal Parlamento; il secondo è Ludwig Erhard, economista e Cancelliere della Germania Ovest tra il 1963 e il 1966. Entrambi erano concordi nel ritenere Wilhelm Röpke (1899-1966) una grande personalità dal cui magistero trarre importanti insegnamenti. All’economista “umanista”, come è stato definito, si devono infatti lavori cruc...