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C’è un film bellissimo e tristissimo uscito alla fine degli anni Novanta. Siamo in Canada: il bus scolastico, come il pifferaio della nota fiaba, trascina i bambini del paese alla morte e un avvocato vuole convincere i genitori a fare causa. Dilemma morale e non solo: meglio dar sfogo alla rabbia, cedere al rancore o, in qualche modo, proprio attraverso quello che si prospetta come un iter processuale lunghissimo e dolorosissimo, provare ad accettare gli eventi, la morte degli innocenti, e mettersi in marcia per una possibile riappacificazione?
Film potente, Il dolce domani. Era diretto da Atom Egoyan che di dolore collettivo sa qualcosa: armeno, trapiantato in Canada, ha sempre raccontato nei suoi film l’impossibile, forse, ricerca di un perdono verso gli aguzzini. Nel cast di quel film bello e tragico, c’era pure Sarah Polley che avrebbe girato poi altri film con Egoyan e che da lui ha preso qualcosa come regista, a partire dal suo esor...
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