
Estremista islamico egiziano cacciato dal partito. Galeotta fu la chirurgia estetica
Anwar El-Balkimi, parlamentare egiziano del Partito della luce, la formazione politica degli estremisti islamici salafiti, è stato espulso con l’accusa di «essere un bugiardo», ha dichiarato oggi il portavoce ufficiale degli islamisti radicali Nadr Bakr. Il motivo è semplice: avrebbe compiuto qualcosa di “haram”, cioè vietato perché ritenuto “impuro” dal punto di vista religioso.
A inizio marzo, El-Balkimi si è mostrato in pubblico con una vistosa fasciatura al volto che ricopriva il naso. Secondo il parlamentare, mentre si trovava sull’autostrada che collega il Cairo ad Alessandria il 29 febbraio scorso, sarebbe stato assalito da un gruppo di uomini armati e mascherati che l’avrebbero pestato e derubato. Il racconto è del tutto plausibile, visto che nelle scorse settimane due politici del partito Giustizia e Libertà, che rappresenta i Fratelli Musulmani, sono stati assaliti, incorrendo nella stessa sorte del salafita. Anzi, a giudicare dal bendaggio, ad El-Balkimi sembra essere andata ancora peggio dei due colleghi.
Il ministero dell’Interno, come riporta il giornale Al-Ahram, è stato messo sotto accusa e ha dovuto aprire un’indagine contro l’ignobile pestaggio. Ma qualche giorno fa, come un fulmine a ciel sereno, i dipendenti di una clinica di chirurgia plastica hanno dichiarato che il 28 febbraio El-Balkimi si è presentato per farsi operare al naso. Il parlamentare, terminato l’intervento, avrebbe poi insistito per andarsene in giornata senza fermarsi per un paio di giorni, secondo la prassi medica. Il direttore della clinica ha aggiunto anche che El-Balkimi ha chiesto di non dire a nessuno dell’operazione ricevuta. Quattro dottori e due infermiere hanno confermato la versione.
Perché il salafita avrebbe avuto interesse a nascondere un’operazione di chirurgia plastica al naso, facendo credere a tutti di essere stato pestato per motivi politici? Forse perché la chirurgia estetica è considerato “haram”, impura, per gli estremisti che seguono una rigidissima interpretazione della legge islamica. I dottori dell’ospedale Sheikh Zayed, dove El-Balkimi è stato portato, hanno però confermato che i danni fisici per cui è stato curato erano il risultato di un trauma e il parlamentare ha promesso di denunciare i medici della clinica per diffamazione.
Il mistero si infittisce ma i salafiti, si sa, non sono rinomati per il loro spirito garantista e così El-Balkimi è stato cacciato dal partito con l’accusa di «essere un bugiardo». Il giallo resta però irrisolto: perché El-Balkimi avrebbe dovuto sottoporsi a un trattamento di chirurgia estetica? A guardare il suo naso, almeno un’ipotesi sorge spontanea.
twitter: @LeoneGrotti
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