L’economista incolpa la recessione tedesca e la «politica dissennata» della Bce sui tassi di interesse. «Servono investimenti e riforme delle regole dei trattati europei che impediscono gli aiuti di Stato»
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A causa di una «politica dissennata» sui tassi di interesse, unita alla recessione tedesca e al rallentamento della Cina, e in assenza di misure che favoriscano investimenti privati e pubblici e una riforma totale delle regole dei Trattati europei contro gli aiuti di Stato, la situazione economica in Italia e nel resto del Vecchio Continente è destinata «ad andare male». Ne è convinto il professor Giulio Sapelli, economista e ordinario di Storia economica presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Milano, che in un’intervista a Tempi commenta la situazione economica europea e italiana alle prese con l’aumento dei prezzi di materie prime e prodotti alimentari, a cui la Banca centrale europea (Bce) sta rispondendo con una serie di rialzi dei tassi di interesse.
«Sui tassi di interesse si continua con una politica dissennata dettata dalla controrivoluzione ideologica che vi è stata 20 anni fa sull’economia e sulle teorie economiche», sottolinea Sa...