Sentinelle in piedi: cosa c’è di omofobo nel convegno di Milano?

Di Sentinelle in piedi
09 Gennaio 2015
L’espressione, ripresa da diversi titoli, profondamente disonesta e offensiva, svela il volto della nuova dittatura del Pensiero Unico.

espresso-sala-expo-convegno-famiglia-omofobia-kLe Sentinelle in Piedi hanno raggiunto quota 200 veglie. Con la discesa in piazza a Bari di 80 veglianti, il 4 gennaio scorso, la nostra presenza torna a testimoniare in Italia che c’è un popolo ancora libero. Duecento veglie non sono per noi un traguardo da festeggiare, ma una tappa consapevole di un popolo in difesa dell’essenza dell’uomo e della sua libertà. Mai ci saremmo immaginati di doverlo fare fino a scendere in piazza.

In questi giorni la Corte d’appello di Torino ha riconosciuto a due donne gli stessi diritti come mamme nei confronti di un bambino nato in Spagna tramite fecondazione artificiale eterologa, una decisione che sarà trascritta dal Comune di Torino e che il mainstream accoglie come un passo avanti della civiltà. Ma piegare il diritto all’ideologia non servirà a cambiare la realtà delle cose: questo bambino non ha due mamme e ha non solo il diritto ad essere cresciuto da suo padre, ma anche il diritto di non essere preso in giro da una società che deve mettere il suo bene al di sopra di desideri distorti e imposti dagli adulti.

Pochi giorno fa inoltre in Senato è stato depositato un disegno di legge dal titolo «introduzione dell’educazione di genere nelle attività e nei materiali didattici nelle scuole del sistema nazionale di istruzione», un testo che mira a imporre una visione ideologica che delegittima e annulla la dicotomia maschile e femminile alla base di ogni società normale e sana che non voglia autodistruggersi.

Ma non è tutto. Subito dopo la pausa natalizia, quotidiani e tv sono tornati a riempirsi con forza dell’allarme “omofobia”. Sotto accusa un convegno previsto il prossimo 17 gennaio a Milano, un “convegno omofobo” scrivono tanti, supportando questa tesi con le argomentazioni più faziose: strumentalizzazione politica, presenza di relatori etichettati come pericolosi, oscurantisti e antidemocratici solo perché alcuni sono credenti, e la presenza tra i promotori di una realtà, Obiettivo Chaire, che, stando ai contestatori e ai giornalisti, che evidentemente non hanno a cuore la verità, si occuperebbe di “curare i gay”.

L’espressione, ripresa da diversi titoli, profondamente disonesta e offensiva, svela il volto della nuova dittatura del Pensiero Unico.

Sarebbe bastato informarsi per capire che Obiettivo Chaire è una associazione confessionale che non si occupa di psicoterapia ma di accompagnamento pastorale, con particolare attenzione alle ferite della sfera identitaria e sessuale, compresa l’omosessualità. Sarebbe bastato informarsi per capire che non costringono nessuno, ma tendono una mano a chi la chiede, in molti casi aiutando le persone a ritrovare con successo la propria identità. Ma il punto evidentemente è un altro: oggi, nel 2015, in un paese dell’Occidente democratico e sviluppato, ci sono parole inaccettabili, come ferita, disagio, sofferenza e bisogno di aiuto legati a una tendenza omosessuale soggettivamente indesiderata. Non si capisce – come ben scrive Obiettivo Chaire – «come l’interpretazione del disagio debba essere la sola teoria conosciuta come Gay Affermative Therapy (GAT), secondo cui il malessere sarebbe unicamente frutto della omofobia sociale interiorizzata. L’interpretazione che la tendenza omosessuale possa rappresentare una ricerca erotizzata, “riparativa”, messa in atto dal soggetto per riconnettersi con la propria vera identità (maschile, femminile), è una lettura liberatoria in cui molti soggetti hanno ritrovato equilibrio e serenità».

Parole, queste, che non sarebbero state pronunciate in un convegno che ha per tema la famiglia e la sua ricaduta sulla società, ma che sono inaccettabili anche se non dette, come inaccettabile è la presenza di chi le pensa. Ma cosa c’è di “omofobo” in queste parole?

È sconvolgente come in nome della libertà oggi si chiedano interrogazioni su un convegno innocuo che parla solo dell’importanza del matrimonio fra uomo e donna. Per non parlare delle interpellanze, dei presidi che mirano a mettere a tacere chi nemmeno doveva parlare al convegno. È paradossale infine che in nome dell’inclusione si decida di escludere qualcuno.

Per questo non ci stanchiamo di scendere in piazza. Per aprire gli occhi di chi non vede queste contraddizioni, per svegliare le coscienze di chi non crede che la libertà d’espressione sia in pericolo. Il ddl “sull’omofobia”, approvato dalla Camera, è ancora fermo al Senato, tuttavia è evidente da questo fatto che non occorre una legge per far tacere le voci contrarie al pensiero unico, è evidente che non occorre discriminare per essere accusati di omofobia, non occorre offendere o deridere, non occorre nemmeno parlare, basta avere un’opinione contraria al mainstream dell’ideologia unica pansessualista. Noi diciamo no al reato d’opinione e scendiamo in piazza.

Vegliamo per ribadire che il bimbo di Torino non è un oggetto e non può essere privato del padre solo per i desideri di due adulti, vegliamo per ribadire che le identità maschile e femminile sono fondative di ogni essere umano, vegliamo per avere la libertà di esprimere una legittima opinione.

Siamo in piazza per il bene anche di chi ha la coscienza addormentata, di chi ci contesta perché vittima cosciente o incosciente dell’ideologia.

Domenica 11 gennaio:

– Legnago (VR), piazza Garibaldi ore 17.30

– Udine, piazza Venerio ore 11.30

Sabato 17 gennaio:

– Crema, piazza Duomo ore 16.30

– Lerici (SP), Rotonda Vassallo ore 15.30

Domenica 18 gennaio: Como, piazza Duomo ore 16.00

Sabato 24 gennaio:

– Trento, piazza Duomo ore 17.30

– Bergamo, Sentierone ore 16.00

Sabato 7 febbraio: Cesena, piazza del Popolo ore 17.00

Su facebook: Sentinelle in piedi

info@sentinelleinpiedi.it

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49 commenti

  1. Paolo Venisi

    con particolare attenzione alle ferite della sfera identitaria e sessuale, compresa l’omosessualità

    L’omosessualita NON è una ferita ignoranti.
    Associare l’omosessaulità a termini come ferita, disagio e sofferenza E’ OMOFOBIA.

    O siete ignoranti o siete delinquenti.

    E se uno ha dei dubbi sulla propria identità sesaule deve andare da un dottore NON da un’associazione religiosa che fa propaganda ai testi sacri.

    Ed è omofobo negare agli omosessuali il diritto di unirsi civilmente.

    1. Raider

      I problemi si possono avere con tante cose e non dipendono da quello che ne pensano gli altri, per non fare anche dell’opinone altrui un elemento patogeno di cui incolpare, in modo più o meno fondato, il prossimo. Vale per l’omofobia come per altre accuse a discrezione. Ed è ovvio che sia così perché, se uno riconosce di avere problemi da risolvere, può farlo con l’aiuto di uno psicologo: mentre altri vorrebbero farlo mandando in galera chi non la pensa come loro e facendo di questi l’oggetto di attacchi che mostrano solo il genere di allucinazioni di cui in tanti soffrono.

      1. centouno

        a Raider ma che dici? è chiaro che se alcuni pensano che io debba essere discriminato il problema è proprio il loro pensiero… qui confondete pensieri leciti con pensieri illeciti… pensieri di stampo antisemita, razzista e omofobo sono illeciti e non possono essere difesi e fine della questione…

        1. Raider

          La sua mania nick-numerologica non la aiuta: se lei pensa che qualcuno la discrimina, problemi suoi; se lei pensa che dai suoi timori lei guarisce col ddl Scalfar8 o dando a chi non le garba dell’antisemita, razzista e omofobo, ha ragione lei: lei è inguaribile dai timori di cui nessuno la accusa e fine della questione.
          Preoccupa che lo psichiatra o psicologo sia Scalfar8, appunto: e che la medicina preventiva riproponga l’uso di un vecchio cavallo di battaglia delle ideologie di gran moda nel ‘900 prima dell’avvento del Pensiero Unico: ossia, fare di bambini dai quatro anni in su potenziali omofobi che vanno educati prima di imparare a leggere e scrivere; e di oppostori e dissidenti giunti alla maggiore età, dei malati, eventualmente, da internare, se, per una ragione o l’altra, non fosse possibile escuderli diversamente dalla vita civile.

          1. Paolo Venisi

            Ma che è ‘sto pensiero unico?
            Non capisco se si riferisce alla chiesa o meno.

            Ad ogni modo sostenere di difendere la famiglia attancando i gay è veramente FOLLE, un atteggiamento di chi è veramente disperato e non sa più cosa fare.

            Che c’entra la difesa della famiglia?
            Ma poi difesa da COSA?
            Intendete le famiglie cattoliche? .. non ci si capisce niente…

            Leggo questi articoli e commenti veramente allibito.

          2. Raider

            Non è ammesso dissenso dalle idee avallate da Ue, sistema mediatico e mondo intellettuale in tutta una serie di temi, che vanno dalla famiglia all’immigrazione, dal concetto di identità declinato negli ambiti più diversi (nazionalità, religione, sessualità, persona, addirittura) all’educazione, alla globalizzazione: e questo trova espressioni politiche e culturali che non prevedono un dissenso che sia, perlomeno, organizzato e sia recepito da partiti e istituzioni. Il Pensiero Unico è questo: e la Rete è, insieme, un modello e un veicolo per questo modello sociale che realizza su scala globale che ciò che Pasolini definiva come omogeneizzazione, perdita dell’autonomia ovvero dell’identità, allora, sociale e oggi, più generalmente, antropologica. Un processo storico – sia chiaro: non complottistico – che ha a che fare con discorsi che sarebbe lungo fare qui. Ma se non si accettano, per es., le direttive europee relative a famiglia e educazione come pure alla politica economica, si scatenano sanzioni di carattere amministrativo. E gli eurocrati contano sui loro fiduciari in loco – Monti, Letta, Renzi-B. – perchè tutto proceda come previsto.

          3. Paolo Venisi

            Raider… ho capito, quello che voi chiamate Pensiero Unico si chiama REALTA.. un po come sostenere che la terra è TONDA… non è un pensiero unico.. è la realtà dei fatti.

            Le idee che pubblicate sono, oltre che scientificamente e obiettivamente false, omofobe e quindi non sono accettate, tutto qui.
            E l’omofobia come il razzismo è deve essere vietata, a meno che non ritenete legittimo professare pubblicamente (privatamente e personalmente ognuno puo perfino essere razzista) idee razziste.

          4. Fran'cesco

            Paolo,
            con “le idee che pubblicate” intendi forse dire “le idee che Respubblica dice che noi abbiamo”?

          5. Raider

            Paolo, avere accolto il suo invito a capire mi autorizza a aiutarla a esprimersi in modo più chiaro, diretto e con maggiore economia di parole: lei ha capito quello che voleva capire, non dirò quello che può capire: niente.

          6. Raider

            Leggasi: “avere accolto il suo invito a spiegarle”; o anche ” avere accolto il suo invito a aiutarla a capire.”

  2. Alberto

    La gay cultura va criticata perchè eguaglia ciò che è differente, perchè omologa intollerabilmente ciò che è naturalmente diverso. La libertà di essere omosessuali e di definirsi gay è diventata una minaccia culturale, una prepotenza totalitaria. Il loro obiettivo è l’annientamento della tradizione in modo da controllare il presente e di conseguenza il futuro e rendere schiavi dell’ideologia gender i nostri figli.

    1. Regio

      Prepotenza? Minaccia? Ma se siamo ancora discriminati e non abbiamo la metà dei vostri diritti.. CHe cavolage dici?
      Il nostro obiettivo? Che i tuoi figli non debbano soffrire come abbiamo fatto noi nel caso fossero gay e possano avere una vita quanto più felice e normale possibile. il che non include i tuoi s si di colpa, teorie complottasti che e manie di persecuzione. T pi fa tanto schifo un mondo più accogliente per tutti anche me noi ed eventualmente i tuoi figli?

      1. Raider

        No, il rispetto per tutti è un valore di tutti: quello che fa orrore è un mondo in cui i nostri figli devono essere esposti all’influenza mediatica e sottoposti a un tipo di pedagogia che, a titolo di medicina preventiva dall’omofobia, li educa alla sessualità e all’omosessualità al di fuori del controllo delle criminogene influenze familiari. Neppure il diritto al rispetto non solo degli omosessuali può prevalere su quello dei bambini a avere un’infanzia, a a un’infanzia in cui teoria e pratica del sesso non siano erogati come servizi dallo Stato: di fatto, rendendo i bambini disponibili ai pedofili. Questo, non fa solo orrore, fa anche moltissimo schifo e un’enorme indignazione.
        L’idea, poi, che il male che si manifesta nella famiglia e nella società renda patologiche l’una e l’altra; e che entrambe, perciò, vadano educate in pemanenza e in pratica, ospedalizzate sotto forma di processi pedagogici permanenti e decisi dall’alto, è una cosa che fa orrore e oltre all’orrore, molto schifo e oltre al molto schifo, una enorme indignazione e oltre a questa, una indginazione ancora pià grande come persona libera, a prescindere da classe anagrafica, stato civile e sesso. Come semplici cittadini ci si dovrebbe ribellare. Giù le mani dai bambini!

        1. Mori

          Rider tu sei disposto a togliere il figlio alle sue due mamme solo per il tuo odio vero i gay. Fatti un favore e smetti di parlare ipocritamente di bambini

          1. EquesFidus

            Non è che vogliamo togliere un figlio alle sue due “mamme”: è proprio che contestiamo la loro esistenza, come pure quella dei due “papà”. Io vedo solamente due tizie che hanno fabbricato, eludendo la legge italiana, un altro essere umano a loro uso e consumo, di cui al più una può essere la madre biologica dato che ha prestato un ovulo la quale è stato fecondato da un donatore anonimo ed incubato con la vergognosa pratica dell’utero in affitto; ecco, ora dammi pure dell'”omofobo”, qualunque cosa voglia dire.

          2. four

            Eques su questo hai parzialmente ragione: io anche sono contro la fecondazione eterologa ma il vietarla non annullerebbe il “problema” dei genitori gay… continuerebbero comunque ad esistere genitori omosessuali e situazioni in cui il bene del bambino sarà avere due padri o due madri.

            in ogni caso qui non si parlava di vietare o meno tecniche artificiose di inseminazione ma qui si critica la sentenza di un tribunale che riconosce allo stato dei fatti che la cosa migliore per il bambino è che entrambe le donne siano madri…

            Eques ti sfido, sii uomo e riconosci finalmente che allo stato dei fatti per il bambino la cosa migliore è che le due donne abbiano la generatorialità!

          3. EquesFidus

            Io sono uomo, e proprio perché sono uomo non solo non accetto la tua sfida, che infine è uno sfidare ciò che Dio ha stabilito, ma ti dico “vade retro, Satana, perché ragioni secondo gli uomini e non secondo Dio”.

          4. Raider

            Parlare ipocritamente di bambini sono i militanti gay/genderisti e io ho spiegato perchè; naturalmente, posso sbagliare, ma chi sostiene che io stia sbagliando dovrebbe provare a contraddirmi, invece di lanciare contro di me accuse di odio e di ipocrisia: combatto in modo aperto chiunque voglia sottrarre i bambini a chiu li genera, perchè questo sia fatto passare per odio e perché si posa credere che io mi esprima con l’ipocrisia. Incapaci di difendere la vostra causa se non attaccando in modo altrettanto maldestro chi si oppone legittimamente a essa.

          5. one

            raider io capisco che come il cucciolo di un cane tu non sei capace di concentrarti e rimanere su un argomento per più di un minuto, però il caso in questione è:
            due donne che hanno generato un bambino con il seme di un anonimo.
            il donatore anonimo non ha nessun interesse ad essere coinvolto nella cosa.

            mi spieghi cosa centra allora il vole sottrarre i bambini a colui che li genera con questa situazione?

            non puoi ogni volta fare un solo minestrone e parlare più o meno a vanvera di più o meno tutto… qui si commenta questo articolo.

          6. Raider

            Lei, One e non trascuri lo Zero che le dona di più, non avrebbe bisogno di scegliere paragoni che rivelano dove sta di casa il suo cervello, che lei denigra semplicemente con le cose che sostiene a tamburo battente. Siccome delle cose che lei scrive nel suo post non c’è altro che meriti di essere preso in cosiderazione, anche per non confonderle idee così chiare, non dovrò spiegarle nulla.

        2. Prte

          Parli di bambini ipocrita? MA se ne volevo togliere uno dall amore delle sue mamme solo per poter esercitare il tuo odio verso i gay. Vergognati.

          PA
          Se i bambini sapessero un minimo di sessualità e sesso magari riconoscono poi un pedofilo e riconisconi che ciò che vuole fare non va bene… Poi per salvare i bambini dai pedofili basta tenerli lontani dalle chiese

          1. Raider

            I gay e quanti vogliono matrimoni e adozioni sostituiscono gli argomenti con accuse di odio e ipocrisia rivolte a chi gli si oppone: qualcuno, come Prte, aggiunge battute insulse, sperando di fare migliore figura. Non rendendosi conto che, così, mostra solo l’odio e l’ipocrisia di cui accusa il prossimo perché neppure lui sa scusare se stesso di non sapere replicare in modo meno squallido.

          2. fourt

            raiden sei un cavernicolo e non riesci a rimanere nel contesto della conversazione per più di 4 righe. le tue risposte sono farneticanti generiche accuse contro i mostri gay che voglio distruggere l’umanità. ti rendi conto che risulta difficile anche solo relazionarsi con uno come te?

            mi ricordi tanto l’assassino di seven, che con la scusa dei peccati capitali massacrava la gente!

          3. Raider

            Vedo che insultare viene più naturale che discutere a gente si ritiene pacifica e civile se accusa il prossimo, come minimo, di fare dei gay dei mostri; e mostrificato così il reprobo, descrive fantasticamente il bersaglio delle proprie sparate secondo i mostri che cova dentro di sé.

          4. rade

            Raider come si fa a parlare con uno che cambia discorso ogni 4 secondi ?
            facile, non ci si parla gli si da dello stupido e fine!

          5. Raider

            Infatti, a lei, che non sa di che parla benché sia monotematico, io non parlo affatto; non perciò ho bisogno di darle dello stupido. Se lo faccia dare da qualche altro.

  3. Filomena...

    Naturalmente a Trieste siamo tutti invitati, tu compreso. Dove ci troviamo?

    1. Raider

      Sebastiano, può immaginire che accoglienza aspettarsi da chi assalta le Sentinelle In Piedi e dal signore che i numeri li dà fin dal nickname.

  4. treuo

    la comunità internazionale bie expo oggi è intervenuto. la prima figura di me**a all’Italia già l’avete fatta fare.
    ora ha chiesto ufficialmente di rimuovere il logo (nessuno vi vieta di fare il convegno, solo di farvi pubblicità tramite EXPO). mi auguro che toglierete quanto prima tale logo, perchè la figura che ci stiamo facendo è veramente miserrima!
    potete portare la cosa per le lunghe ma ci assicuro che se non togliete il logo vi sarete dati la zappa sui piedi

    ps
    da domani mettiamo il simbolo della croce e delle chiavi di san pietro su tutte le discoteche gay!

    1. Sebastiano

      Filomè, l’amico tuo (duedue, tretre, treuo, ecc.) sta dando – non metaforicamente – i numeri (oltre che violentando la lingua italiana).
      Per evitare figuracce alla manifestazione, fossi in te gli suggerirei di trovarsi altro da fare per il 17…

      1. Unemmezzo

        Sebastiano se voi potete usare il simbolo di Expo senza il permesso di expo(Expo ha chiesto chdi sia tolto) allora tutti possono usare i logo di tutti… Ripeto da domani le chiavi incrociate su tutti i volantini e pubblicità di discoteche gay.
        Ps
        Avete contro i sindacati, tre quarti di parlamento, ministri, Expo, e ora anche il bie(tipo l associazione che assegna l expo) tutti chiedono che togliate il simbolo da vostro convegno…. Ci state facendo una figura che non finisce più

        Ps uso i numeri perché cambiando nick in continuazione eviti la censura sistematica….

        1. Sebastiano

          Tu sei fuori come un balcone, unovirgolatredici.
          Guarda che qui la censura funziona più contro gli amici che contro i beccaccioni come te (i cui scritti servono da sollazzo a noialtri). Insomma, è uno spazio libero (tant’è che ti hanno permesso di scrivere una caterva di fesserie). Forse non ci sei abituato, lo capisco.

          1. dutr

            sebastiano, capisco che le ridotte dimensioni della tua scatola cranica non permettono un cervello sufficientemente complesso da comprendere certe cose, ma se uno cambia continuamente nome e cerca, quanto possibile di usare nomi che lo riconducano sempre alla stessa persona, un motivo ci sarà no?

          2. Sebastiano

            Allora non sei solo stupido ma anche affetto da manie di persecuzione.
            Posta con lo stesso nome, idiota, vedrai che nessuno ti “scancella”.
            Chiedi a Filomena, Lena, Valentina, Lucillo e compagnia blaterante. Sono amici tuoi che scrivono regolarmente qui, e vengono bloccati assai meno di me, di Raider, di Giannino e altri.
            Mon Dieu, ci mancava anche il maniaco, adesso…

          3. verissimo

            sebastiano non è che vengo cancellato, proprio non mi fa lasciare i messaggi!

          4. Sebastiano

            Ma in che lingua te lo devo dire che quello che tu paventi essere un’oscura manovra censoria in realtà accade a tutti? Io stesso ho rinunciato a scrivere decine di messaggi, e dopo averli ripostati un’infinità di volte, al punto che adesso, quando scrivo mi faccio il copia-incolla perché mi aspetto di vedere la scritta “hai scritto troppo velocemente” o amenità simili.
            A quanto pare è un problema del software preposto a bloccare i troll-spam (non che ci riesca tanto bene, a ben guardare…)
            Datti una calmata, beviti una camomilla e fatti passare le fisime.

  5. Paolo

    ……All you need is FATHER…….l’Unico sempre in piedi

    1. Raider

      E’ un giochetto/trucchetto della retorica cui i gay e filo-gay ricorrono spesso: se negate un diritto, di cui si discute se è un diritto – perché non tutto ciò che si desidera lo è -, allora, li negate tutti. In questo modo di pensare sì, che è espresso in flagrante il Pensiero Unico come totalitarismo!
      Infatti, la conseguenza, di questo paradosso – che, in nome di un diritto, vero o presunto, negato, nega tutti gli altri – è di prospettare concretamente, come corollario giuridico, un ddl legge che nega la libertà di esprimersi a chi dissente da questo modo assurdo e illiberale di controllare e ricattare il discorso pubblico.

      1. treiotretrei

        mi auguro che vi ammazziate a vicenda con i mussulmani… una volta voi e mussulmani il modo sarà un posto incredibilmente civile e regionevole

        1. Edo

          Già, come la Russia comunista, la Germania nazista, ed oggi la Cina, la Corea del Nord…

          1. Otti

            Ero hai ragione… Non ci avevo pensato… Mmmm va be allora significa che con o senza i religiosi si sta male sigh

  6. Filomena...

    Sabato 17 tutti a Trieste!!!!

    1. Sean

      Si dimostrare al mondo intero quanto odiate i bambini!

  7. Duedue

    Cosa ha la manifestazione di omofobo? Voi per cominciare, il titolo che è famiglia e non famiglie, l associazione dei “curatori” dei gay che per inciso non essendo malati non possono essere curati.
    Per fortuna ora contro questa ennesima iniziativa offensiva sta intervenendo la comunità internazionale…

  8. Sean

    Forse io lo so? Dire per esempo che la vostra è l’unica famiglia solo perchè lo dite voi discriminando le famiglie diverse dalla vostra e discriminando i bambini appartenenti ad essa grazie a voi ora i bulli potranno discriminare in bambini delle famiglie di serie B dicendo che solo la vostra famiglia è la migliore solo perchè c’è un pene e una vulva? E aiutare? Voi non aiutate le mettete in pericolo! Voi volete solo cambiarli l’orientamento cosa impossibile mai che voi volete fare rischiando di danneggiarli! E come li darete una mano sentiamo? Portandogli dal dottore Nicoso che lo “aggiusterà” così sarete fieri e contenti di aver trasformato un gay in etero? Ma fatemi il piacere il massimo che farete sarà distruggere quel povero malcapitato che se non si ammazza fingerà di essere etero si sposerà e crescerà i figli in un matrimonio formato su un’amore che non esiste e questo quello che puntante voi!

    1. Sebastiano

      Come al solito volete rigirare la frittata.
      E usate la vostra arma preferita: chiudere gli occhi davanti alla realtà.
      Dici che noi “discriminiamo i bambini”, ma è vero proprio il contrario: poiché li considerate “oggetto” del vostro desiderio e non “soggetti” che hanno il diritto di avere un padre e una madre. Né più né meno di un telefonino o di una lavatrice, così che possiate andare fieri della vostra dabbenaggine, sventolandoli come si fa con una borsetta di marca. Puzzoni.

  9. Sentinella seduta

    Sentinelle sedute’: sabato 17 gennaio prima veglia cittadina contro l’omofobia
    Grande attesa per la prima veglia cittadina contro l’omofobia da parte del gruppo delle ‘Sentinelle sedute’, gruppi nato sui social in risposta alle più famose ‘Sentinelle in Piedi
    «Prima “veglia” seduta per manifestare contro l’omofobia. L’omofobia NON è un’opinione, facciamoci vedere e sentire. Portate un libro con voi , qualcosa per sedervi, tanta gioia e tanti, tanti amici, perchè noi siamo in tanti!».
    E’ con queste parole che i responsabili delle sentinelle sedute invitano la cittadinanza di Trieste ad essere presenti sabato 17 gennaio in Piazza Unità davanti il Municipio a partire dalle 14.00.
    L’organizzazione spiega che «Stiamo cercando chitarristi e percussionisti per cantare tutti insieme la canzone dei Beatles “All you need is love”. Ci sederemo a circa un metro uno dall’altro ( su plaid, bandiere, sedie da campeggio, stuoie), con un libro (da portare solo simbologicamente). Stiamo cercando di fare dei volantini informativi da distribuire durante l’evento ai passanti. La manifestazione si terrà nel modo più gioioso e pacifico al grido ‪#‎stophomphobia‬ !!! Sarà la nostra prima GRANDE giornata insieme».
    Inoltre l’organizzazione, tramite l’evento ufficiale facebook della manifestazione riferisce che «Sarebbe una cosa bellissima avere dei FIATI, delle chitarre, degli ukulele, delle PERCUSSIONI! Un VERO accompagnamento acustico, una piccola orchestra contro l’omofobia . Sogno una piazza unità che canta ALL YOU NEED IS LOVE, in coro. perchè, in fondo, per guarire dall’omofobia BASTA DAVVERO UN PO DI AMORE!».
    L’evento sta riscuotendo grande successo con le conferme in aumento ora dopo ora, basti pensare che a 10 giorni dalla manifestazione già oltre 450 persone hanno confermato la propria presenza. Ovvia la soddisfazione da parte dell’organizzazione che fa sapere «Quota 400 partecipanti raggiunta!! Avanti così, sarà una manifestazione memorabile! Rinnoviamo l’appello per trovare un amplificazione “portatile”, così chi volesse prendere la parola potrà farlo. Raccomandiamo fin da ora, anche se può essere superfluo , di tenere un comportamento educato, rispettoso e di dar mostra del senso civico che ci contraddistingue, durante e dopo la manifestazione. Sarà nostra premura controllare che la piazza rimanga pulita, dateci una mano in questo. Grazie Trieste!»

    1. Sebastiano

      Ah ah ah, ma cos’è, vi difetta la fantasia, ché siete ridotti a scopiazzare “il nemico”? E immagino cosa succederebbe se vi venisse “resa la pariglia” (cosa che naturalmente non succederà, ma voi non aspettate altro, immagino). Il riferimento al vostro “senso civico” lo vedo come controproducente, se è quello che si è visto finora.

      P.S.: hai dimenticato di avvisare che qualcuno porti le canne (non quelle da suonare, le altre)

    2. giovanni

      Per riavere la piazza pulita, bisognerà aspettare che ve ne siete andati!!!

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