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Col taglio alla produzione di petrolio, l’Opec+ manda un messaggio all’Occidente

Di Simone Cantarini
06 Aprile 2023
I paesi non occidentali mettono nei guai Stati Uniti ed Europa. E i motivi di una tale mossa non sono solo economici. «Vi faremo rimanere a bocca aperta», avevano promesso i sauditi
Petrolio. Iraq. Foto Ansa

Con una mossa a sorpresa, l’alleanza Opec+, che riunisce l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec) e i dieci produttori al di fuori del Cartello guidata da Arabia Saudita e Russia, ha deciso di tagliare ulteriormente la produzione di oltre 1,2 milioni di barili al giorno in quello che rappresenta un messaggio all’Occidente e a coloro che “scommettono” contro il petrolio.

La nuova politica annunciata lo scorso 2 aprile amplia i tagli in vigore dal 2020 a 3,66 milioni di barili al giorno, pari a circa il 3,7 per cento della domanda globale, facendo aumentare i prezzi di ben 5 dollari al barile a 85 dollari al barile.
Le ragioni della scelta dell'Opec+
L’Arabia Saudita ha affermato che taglierà la produzione di 500.000 barili a partire da maggio, mentre la Russia manterrà la sua politica di tagli per compensare le azioni. Gli altri Paesi che si sono detti disposti ad avviare tagli volontari sono: Iraq (211 mila barili al giorno), Emirati Arabi Uniti (148 mil...

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