Wind Jet, contro il commissariamento s’affaccia l’ipotesi NewCo

Di Chiara Rizzo
05 Settembre 2012
Tra 48 ore si deciderà il destino della low cost siciliana al tavolo col ministro Passera. Il presidente della compagnia lavora per trovare una soluzione: un gruppo di privati co-finanziato dalla Regione.

Scatta il conto alla rovescia per Wind Jet, la compagnia aerea low cost siciliana che ha dovuto sospendere i voli e le attività ad agosto: tra 48 ore il presidente della società Nino Pulvirenti dovrà infatti presentare al ministro dello Sviluppo Corrado Passera un piano alternativo alla Prodi bis. Quest’ultima soluzione comportebbe il commissariamento della compagnia, ma è una scelta che da subito Pulvirenti ha cercato di evitare. Se finora sui giornali si erano lette indiscrezioni su una compagnia straniera interessata, Pulvirenti ieri ha smentito ufficialmente una trattativa con la compagnia indiana Panchawaktra: e per il momento resta in stand by (anzi guardata con scetticismo) la proposta avanzata da una cordata di imprenditori siciliani, capeggiati da Roberto Corrao, numero uno di Aviomed, azienda leader nel trasporto di malati. Quest’ultima iniziativa, però, prevederebbe solo l’affitto per stralcio di alcuni asset della compagnia, per la ripresa immediata dei voli, in cambio di 3 milioni di euro al massimo: i sindacati hanno chiesto di vederci chiaro ma, anche se Corrao si è impegnato a presentare un business plan dettagliato, restano forti perplessità dato che uno dei paletti per il salvataggio della compagnia sarebbero stati fondi per almeno 50 milioni di euro.

CONTRO IL CARO BIGLIETTI Prende corpo invece una pista alternativa che sarebbe ben vista tanto da Wind Jet, quanto dai sindacati. Si tratta di una NewCo, che potrebbe acquisire i diritti sulle rotte, assorbire il personale attualmente in cassa integrazione e non perdere gli slot, cioé la fetta più appetibile della “torta”. Wind Jet infatti ha rappresentato infatti il principale competitor sulle rotte da e per la Sicilia (e per alcune rotte internazionali, come quelle dall’Emilia Romagna alla Russia) per le flotte italiane, e in particolare quella di Alitalia: una conseguenza immediata del blocco voli della compagnia siciliana, non a caso, è stato il rincaro dei biglietti del doppio o del triplo.

IL FINANZIAMENTO La NewCo di fatto dunque prenderebbe tutto ciò che di buono ha la Windjet, dunque, mentre la situazione debitoria (che ammonta a circa 120 milioni di euro) sarebbe assorbita da una “bad company”, esattamente come in passato è avvenuto per Alitalia. Dietro la NewCo di cui si parla in queste ultimissime ore (e che fin dagli inizi era stata auspicata dagli enti locali, in primis la Regione) ci sarebbero da una parte gruppi imprenditoriali privati, nazionali ed internazionali, coperti al momento dal massimo riserbo, ma anche un intervento della Regione siciliana attraverso la finanziaria Irfis-Finsicilia (ex mediocredito siciliano), nata proprio con lo scopo principale di sostenere l’impresa isolana. In queste ore a Palermo si lavora infatti per trovare tutti gli strumenti tecnici per dare via libera all’iniziativa, mentre ferve anche l’attività dello stesso Pulvirenti, dall’altra parte, per trovare un coinvolgimento economico anche da soggetti privati.

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