Immigrati. La Svizzera chiude le porte, la Spagna spara (12 morti) e l’Europa che fa? Sgrida l’Italia

Di Alfredo Mantovano
16 Febbraio 2014
Reazioni isteriche al referendum elvetico. Silenzio sulla strage di Ceuta. Rimproveri all'Italia costretta ad affrontare gli sbarchi da sola. Gli stranieri sono un problema che Bruxelles non sa affrontare

Nell’Unione Europea si è consolidata la convinzione dell’intangibilità delle decisioni comunitarie: i tempi per la formazione dei provvedimenti sono lunghi e complessi, i negoziati sfibranti, i compromessi mai audaci, e questo contribuisce a spiegare perché, una volta che si giunge a un risultato, quale che sia, porlo in discussione equivale a lesa maestà. Poi accade che in Svizzera ventimila elettori – un quartiere di una qualsiasi città europea – facciano pendere la bilancia del referendum dalla parte di chi sull’immigrazione chiede maglie più strette, e Bruxelles si fa prendere da una crisi di nervi: “egoismo, xenofobia, accordi economici a rischio”. E si immagina di risolvere qualcosa in questo modo?

Certo, essere geograficamente nel mezzo del Vecchio continente, aver fruito fino a un recente passato di arrivi da oltre confine senza tanta attenzione per la dignità delle persone, rispondere alla crisi tirando bruscamente il freno, può soddisfare politicamente chi usa l’immigrazione per alimentare una perenne campagna elettorale, ma non affronta un solo problema. La risposta nevrotica dell’Europa è però l’esito diretto della incapacità di porsi in modo organico di fronte alla questione; e ci sono dentro pure l’egoismo degli Stati del Nord, che rifiutano di preoccuparsi delle tragedie che accadono nel Mediterraneo, e l’assenza di iniziativa degli Stati che affacciano nel Mare nostrum.

La scossa del referendum svizzero può essere salutare a condizione di persuadersi che molto terreno va recuperato, e non può reggere una Unione in cui l’Italia è costantemente sotto pressione per gli sbarchi, nonostante le migliaia di vite che salva, la Spagna spara (e uccide: 12 persone, nell’indifferenza generale) chi supera i confini senza permesso, mentre il commissario Malmström bacchetta Roma e ignora Madrid.

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12 commenti

  1. beppe

    il pensiero di suofiane è gravissimo e sintomatico dell’unione tra vittimismo e consapevolezza di poter dire delle falsità enormi sapendo di incontrare l’assenso aperto di moltissimi ( soprattutto all’interno della chiesa ufficale – cei e caritas per capirci..) e il silenzio di chi teme di essere additato come razzista. poi non meravigliamoci se qualcuno reagirà a questa evidente manipolazione della realtà e alla costante prevaricazione nei confronti dei cittadini italiani ( se ancora qualcuno ritiene di avere dei doveri nei loro confronti, dal momento che li eleggono e li mantengono).

  2. Antonio

    Quello dell’immigrazione è un grosso, grossissimo problema assurdamente sottovalutato e mal gestito con buonismo ed emotività. Non si possono più accettare ondate di disperati e analfabeti, nullatenenti e pretenziosi. Stiamo subendo, da parecchi anni e in misura sempre crescente, un’invasione senza precedenti in Italia ed in tutta l’UE, invasione oramai insostenibile. Alla favola che l’immigrazione terzomondista sarebbe una “risorsa” e una ricchezza non crede, fortunatamente più nessuno. Una risorsa forse per sfruttatori, malavita locale, affittacamere in nero, onlus che lucrano sugli stranieri. Un problema ed un costo per tutti. Degrado nelle città, criminalità immigrata enorme ed innegabile (ben il 40% dei detenuti in Italia è straniero), costi di accoglienza enormi ed insostenibili per un Paese in crisi, inflazionamento dei salari e di molti mestieri (poi ci si lamenta che gli italiani non vogliono più fare certi lavori), deflusso di ricchezza tramite rimesse, malattie d’importazione scomparse da tempo in Europa, distruzione sistematica della nostra cultura e identità, rischio terrorismo… spesso gli immigrati, anche se clandestini, pretendono con violenza diritti e assistenze e non vengono mai rimpatriati. Ecco le bellezze della società multietnica. Che non sta scritto da nessuna parte si debba fare per forza. Abbiamo già dato, siamo un Paese in crisi con un tasso altissimo di disoccupazione, una densita di popolazione altrettanto alta, crimine e delinquenza in impennata, sistema carcerario al collasso. Ora, a prescindere dai colori politici, bisogna opporsi seriamente all’immigrazione invece di far entrare tutto e tutti, delinquenti e balordi compresi. Altro che mare nostrum…iniziamo con respingimenti e rimpatri, a costo di pagare un’accisa ulteriore per finanziare rastrellamenti, espulsioni, respingimenti, rimpatri. Bisogna dare un segnale forte che siamo al completo e risorse non ce ne sono neppure per hli 8 (!!!) milioni di poveri italiani. Infinita immigrazione di miseria non è sostenibile.

  3. ragnar

    Vorrei proprio vedere cosa succede in Italia se viene indetto un referendum simile a quello fatto nella (veramente) democratica svizzera.
    Fino a prova contraria si è padroni a casa propria.

  4. marzio

    Gentile Soufiane, L’Italia non ha ucciso proprio nessuno. evitiamo di speculare sulle tragedie altrui !

  5. luca

    noi in italia abbiamo una buona legge sull’immigrazione, forse un po severa, ma piuttosto ragionevole. qual’è il problema allora? quello dell’italia tutta: la legge non si applica e chi cerca di fare le cose nella legalità viene bastonato!
    uno straniero per venire in italia ha bisogno di una casa e di un lavoro, una volta l’anno lo stato dice quante figure lavorative in ogni settore è disposto a percepire dall’estero, la gente deve mandare la domanda e 40 giorni dopo ha una risposta… seguono un infinità di documenti e giri da fare ma questo in italia è normale… ora il vero problema è che i 40 giorni dichiarati sono in realtà dai 6 ai 10 mesi e che se ti sbagliano un solo dato (lo copiano male) anagrafico, tu ricominci da capo l’anno seguente.
    ora capite che questa è pura follia, con il mio ragazzo (non potendoci sposare) abbiamo fatto tutto questo, da che abbiamo deciso di cominciare i documenti a che lui ha auto il primo permesso di lavoro sono passati 2 anni!!!
    se invece arriva uno illegalmente e si ferma nel nostro paese nessuno gli dice nulla!
    allora mi domando, perchè non sbattiamo fuori gli immigrati illegali e non rispettiamo le leggi sull immigrazione che abbiamo fatto noi, rispettandone anche i tempi di risposta?

  6. francesco taddei

    anche preti, vescovi, cardinali e papi ci ripetono il mantra dell’accoglienza senza regole che distrugge l’identità italiana, infischiandosene del catechismo della chiesa, ben lontano dal loro buonismo.

    1. luca

      ma se il papa non fa altro che ripetere che dobbiamo prenderci tutti quanti a prescindere, ma lui si guarda bene dall accogliere qualcuno… vai a vedere se vedi un solo barbone a san pietro, quella piazza è tenuta linda e pinta… discorso del papa: voi italiani prendetevi tutti gli immigrati ma non spediteceli a noi perchè tanto li cacciamo!

    2. Antonio

      gli immigrati, specie islamici, non ripagheranno questa imbecillità con altrettanto buonismo. Per loro siamo deboli, siamo terra di conquista. La Chiesa deve svegliarsi, infinita immigrazione è impossibile data anche l’attuale crisi economica.

  7. marzio

    L’Arabia Saudita ne sta espellendo centinaia di migliaia,ma guai a dirlo , se no si è “rassisti” ed islamofobi

    1. Antonio

      e noi ce li becchiamo tutti, da paesucolo buonista, ideologizzato, imbelle quale siamo. Poi abbiamo le città, interi quartieri che sembrano latrine, c’è un degrado da paura. Accattoni, ladruncoli, questuanti molesti, lavavetri ecc ecc ovunque. Si, ovvio ci sono anche quelli onesti che lavorano. Ma gli onesti non entrano da clandestini, entrano regolarmente dalla porta e nono dalal finestra. Con documenti, lavoro, casa, fedina pulita. Altrimenti si torna a casina propria. Inoltre bisogna scolpirsi in testa che i famosi “lavori che gli italiani rifiutano” ™ non sono senza fondo. Già 400.000 immigrati regolari hanno perso il lavoro per colpa della crisi, ma non schiodano dall’Italia. Dove almeno scroccano sussidi, sanità gratis, trasporti a ufo ecc ecc. Così non va, servono rigore e lungimiranza. Non possiamo diventare una succursale del terzo mondo, quando ci sono già circa 8 milioni di italiani sotto la soglia della povertà da sostenere. Poi non capisco perchè immigrazione debba significare solo importazione di poverissimi. Tutti poveri, nullatenenti, analfabeti che si fiondano quì per prendere, per esigere assistenze e welfare pagando nel contempo pochissime o nessuna tassa….che scuciamo noi. Altro che risorse e ricchezze.

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